Posts tagged ‘Microsoft’

dicembre 2, 2021

“Microsoft presenta Teams Essentials per le piccole imprese”

Aggiornamento Microsoft Teams, niente più caos nelle chiamate di gruppoMicrosoft ha svelato Teams Essentials, una versione della nota piattaforma di video comunicazioni destinato alle piccole imprese. È un prodotto stand alone, quindi autonomo, che si propone come una nuova soluzione tra il piano Teams gratuito e le funzionalità fornite con un abbonamento a Microsoft 365. Teams Essentials costa 3,4 euro per utente al mese. Include funzioni come la possibilità di avviare riunioni di gruppo illimitate fino a 30 ore e fino a 300 partecipanti, diversamente da quanto previsto per il piano gratuito, che invece offre un limite di 60 minuti e un massimo di 100 partecipanti. Gli utenti, inoltre, ottengono 10GB di spazio di archiviazione cloud, il doppio di quanto incluso nel piano gratuito, e l’integrazione con Outlook. Presto gli utenti abbonati a Teams Essentials otterranno anche il supporto ai calendari di Google. Sono incluse altre funzionalità del piano gratuito, come l’accesso alle app Web di Office, chat con colleghi e clienti, condivisione di file, sondaggi e progetti di gruppo. Ancora, tutte le comunicazioni via riunioni, chat, chiamate e anche i file sono tutti crittografati. Gli utenti possono inviare inviti alle riunioni a utenti che non dispongono di un account Teams: sarà necessario solo disporre dell’indirizzo email della persona da invitare. Come ricorda engadget, ancora, tra le altre funzionalità, sono presenti gli sfondi virtuali per le chiamate, Modalità Togheter che mostra i partecipanti nello stesso spazio virtuale e sottotitoli dal vivo. Si tratta di un nuovo piano meno meno costoso di quello previsto per Microsoft 365 Business Basic, che invece costa 5 dollari al mese per utente, e che a marzo subirà un rincaro di un ulteriore dollaro. C’è da dire, però, che i due dollari in più al mese sono giustificati da funzioni aggiuntive, come le trascrizioni delle riunioni, traduzioni in tempo reale, versioni mobili delle app di Office e 1TB di spazio di archiviazione cloud a persona. Teams Essentials è disponibile dai partner cloud di Microsoft o direttamente sul sito ufficiale Microsoft. Per tutte le notizie su Microsoft Teams il link da seguire è direttamente questo.

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ottobre 27, 2021

“Microsoft, i risultati volano con Office, Windows e Cloud”

Presentata la nuova lineup di Microsoft SurfaceMicrosoft ha pubblicato i risultati finanziari del primo trimestre 2022, registrando un fatturato di 45,3 miliardi di dollari e un utile netto di 20,5 miliardi di dollari. Le entrate sono aumentate del 22% e l’utile netto è aumentato del 48%. Microsoft ha registrato ottime prestazioni in termini di entrate nelle sue attività cloud, server e Office. Microsoft ha appena lanciato Windows 11, proprio all’inizio di questo mese, ma nei mesi precedenti le vendite di PC hanno iniziato a diminuire negli Stati Uniti a causa di problemi di fornitura. Tuttavia, ciò non sembra aver influito sui ricavi di Windows. Le entrate sono aumentate del 10% in questo trimestre. Anche i ricavi dei prodotti commerciali Windows e dei servizi cloud sono aumentati del 12%, grazie alla domanda di Microsoft 365. Windows 11 è appena arrivato sui nuovi dispositivi all’inizio di questo mese, quindi Microsoft e i costruttori di PC sperano che i problemi di fornitura siano destinati a migliorare e che il nuovo sistema operativo riesca a far crescere la domanda di laptop e PC. Sul lato Surface, le entrate sono diminuite del 17% in questo trimestre, secondo Microsoft solo perché il confronto viene fatto con l’anno precedente, che è stato invece molto positivo. Non sembra nemmeno che le entrate di Surface miglioreranno nel prossimo trimestre. Il CFO di Microsoft, Amy Hood, ha avvertito che le prospettive per il secondo trimestre di Microsoft includono un calo delle entrate di Surface in «cifre singole». Sembra che Microsoft stia risentendo degli effetti dei problemi di fornitura dei componenti del PC. Buono, invece, il lato gaming della multinazionale di Redmond, con le entrate hardware di Xbox che sono aumentate in questo trimestre del 166 percento, grazie alla continua domanda di console Xbox Series X e Series S. Nella conferenza sui risultati Hood afferma che Microsoft è stata «In grado di spedire più console Xbox Series X e S del previsto, anche se la domanda continua a superare l’offerta». I vincoli, peraltro, continueranno fino fino al 2022 . Anche le entrate complessive dei giochi di Microsoft sono aumentate del 16%, registrando quasi 3,6 miliardi di dollari per il trimestre. Microsoft afferma che c’è stata una «Crescita degli abbonamenti Xbox Game Pass», anche se non ha fornito cifre esatte degli abbonati. Come sempre è la crescita del cloud che è stata impressionante per risultati e ricavi Microsoft, per via del fatto che le aziende si stanno adeguano al lavoro ibrido, quindi in parte da remoto. I ricavi nel cloud sono aumentati del 31% su base annua, inclusa la crescita dei ricavi di Azure e di altri servizi cloud del 50%. Anche Office ha avuto un buon trimestre, con i prodotti consumer e i ricavi dei servizi cloud in crescita del 10%, con gli abbonati consumer di Microsoft 365 in aumento del 19% a 54,1 milioni in totale. Sebbene i tre principali segmenti business di Microsoft siano ancora ben bilanciati in termini di entrate, il business del cloud si sta gradualmente allontanando, come rileva The Verge. Produttività e processi aziendali, che include Office, LinkedIn e Dynamics, rappresentano circa il 33% dei ricavi Microsoft. Intelligent Cloud, che include Auzre, prodotti server e servizi cloud, ora generano il 38% dei ricavi di Microsoft. Questo lascia il reparto More Personal Computing, che include Xbox, Windows e Surface, con circa il 29% delle entrate complessive. A questo indirizzo trovate un nostro articolo con tutto quello che c’è da sapere su Office per Mac e le eventuali alternative.

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febbraio 8, 2021

“Godeal24 VI AMA: offerte pazzesche a San Valentino per Microsoft Office e Windows 10”

Godeal24 VI AMA: offerte pazzesche a San Valentino per Microsoft Office e Windows 10Proseguono le offerte di San Valentino di Godeal24 che propone nuovi sconti su chiavi di licenza Microsoft. Nello specifico Microsoft Office 365 si acquista a partire da soli 15 euro, mentre Windows 10 Pro si acquista a partire da soli 7,25 euro, prezzo che scenderà addirittura a poco più di 5 euro acquistando una doppia licenza. Se desiderate sfruttare le offerte consigliamo di visitare la pagina dedicata all’iniziativa Saldi di San Valentino. Ecco qui di seguito tutte le offerte attive con il relativo link per approfittarne. Offerte speciali di San Valentino: 2 al prezzo di 1 Windows 10 Professional (32/64 Bit) (2 PC) – a 11,14 € (5,57 € per PC) Windows 10 Home CD-KEY (32/64 Bit) (2 PC) – a 12,14 € (6,14 € per PC) Office 2019 + Windows 10 pro – a 33,14 € Office 2019 + Windows 10 Home – a 33,44 € Office 2016 + Windows 10 Pro – a 23,14 € Office 2016 + Windows 10 Home – a 23,44 € Offerte Metà Prezzo: 50% di sconto (Con codice coupon: GG50) Windows 10 Professional (32/64 bit) – a 7,40 € Windows 10 Home (32/64 bit) – a 7,96 € Windows 10 Enterprise 2019 LTSC a 8,91 € Windows Server 2019 standard a € 15,67 Office 2019 e 2016 – 62% DI SCONTO (Con codice coupon: GG62) Office 2016 Professional Plus (1 PC) – 20,68 € Office 2019 Professional Plus (1 PC) – 26,86 € Offerte aggiuntive 55% di sconto (Con codice coupon: GG55) Office 365 (per Windows) – a 15,19 € Windows 10 Pro + pacchetto account Office 365 – 20,59 € Windows 10 Home + pacchetto account Office 365 – 21,22 € Office 2016 (Home e Studenti) – 34,55 € Office 2019 (Home e Studenti) – 35,99 € Office 2016 Home & Business (per Mac) – 62,49 € Office 2019 Home & Business (per Mac) – 106,25 € Visio Professional 2019 – 19,19 € Project Professional 2019 – 22.55 € Informazioni su Godeal24 Godeal24 è il marketplace specializzato in vendita online per chiavi di licenza software. Fornisce supporto 24 ore su 24, 7 giorni su 7 su tutta la gamma di chiavi software disponibili. Per contattare il sito, è sufficiente inviare un’e-mail a service@godeal24.com e il team di assistenza clienti si prenderà cura della richiesta il prima possibile. Per avere maggiori informazioni su come funziona la vendita di chiavi di licenza scontate online potete leggere questo nostro articolo.

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settembre 24, 2020

“Microsoft collabora con Analog Devices nel settore dell’imaging 3D”

Microsoft collabora con Analog Devices nel settore dell’imaging 3DAnalog Devices ha annunciato una collaborazione strategica con Microsoft per valorizzare la tecnologia dei sensori per il Time of Flight 3D (ToF) dell’azienda di Redmond, consentendo di creare applicazioni 3D con un maggiore grado di precisione e che lavorino indipendentemente dalle condizioni ambientali del contesto. La competenza tecnica di ADI combinata con la tecnologia Microsoft Azure Kinect permetterà di fornire soluzioni ToF a un pubblico molto più ampio in settori quali industria 4.0, automotive, videogiochi, realtà aumentata, fotografia computazionale e videografia. Attualmente, il mercato industriale sta registrando una crescita per i sistemi di imaging 3D che possono essere utilizzati in ambienti critici e che richiedono applicazioni all’avanguardia, ad esempio cobot, mappatura degli ambienti e sistemi di gestione dell’inventario per accelerare la transizione verso l’industria 4.0. Le applicazioni ToF sono necessarie anche per poter creare una migliore esperienza di guida sulle vetture di nuova generazione, più sicure per il conducente e i passeggeri, equipaggiando i veicoli con capacità di rilevamento di presenza e monitoraggio del conducente. Analog Devices sta progettando, producendo e commercializzando una nuova serie di registratori di immagine ToF 3D, laser driver, sistemi basati su software e hardware per la misura della profondità, che promettono di fornire “la migliore risoluzione sul mercato” con una precisione inferiore al millimetro. ADI inizierà a realizzare sistemi completi basati su sensori d’immagine CMOS per fornire immagini 3D altamente dettagliate, operanti a distanze maggiori e con prestazioni robuste indipendentemente da ciò che si trova nel campo visivo. Questa piattaforma fornirà funzionalità plug and play per un’implementazione rapida e su larga scala. La tecnologia dei sensori 3D ToF proietta una luce laser controllata con precisione della durata di nanosecondi, che viene riflessa dalla scena su di un sensore di immagine ad alta risoluzione che fornisce una stima della profondità per ogni pixel dell’array di immagine. I nuovi prodotti CMOS ToF di ADI, basati sulla tecnologia Microsoft, poromettono una misura molto accurata della profondità, un basso rumore, un’elevata robustezza all’interferenza multipath oltre a soluzioni di calibrazione per una produzione semplificata. I prodotti e le soluzioni ADI sono già in fase di campionamento e si prevede che i primi prodotti per l’imaging 3D con tecnologia Microsoft verranno rilasciati entro la fine del 2020.

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luglio 16, 2020

“Sconto 40% su Microsoft Office 365 Family su Amazon, 6 licenze a 59 euro”

Sconto 45% su Microsoft Office 365 Home su Amazon, 6 licenze a 54 euroOffice 365 Family, la suite Microsoft aggiornata che offre il pacchetto un anno a 6 persone diverse su Mac e PC, oltre che tablet e telefoni è in sconto su Amazon: solo 59,99 euro invece che 99,99 euro. L’offerta è molto interessante per tutti coloro che fanno uso di strumenti come Word, Excel, Powerpoint e vogliono avere accesso ai loro file anche in mobilità, scambiandoli tra desktop e mobile. Per chi dispone di un computer Windows ci sono anche Publisher e Access disponibili per un anno. L’abbonamento, oltre all’uso dei classici programmi, su un Mac o un PC, include anche 60 minuti di chiamate Skype al mese su cellulari o telefoni fissi, fino a 1 TB di spazio di archiviazione aggiuntivo su OneDrive per 6 utenti e la certezza di avere sempre a disposizione le versioni più recenti dei pacchetti che compongono la suite. Office 365 Family ,come abbiamo scritto più volte, costerebbe 99,99 euro l’anno, ma grazie all’offerta Amazon, attiva soltanto per oggi, lo avrete a solo 53,49 euro con attivazione via mail, in pratica un prezzo del 45% più basso di quello ufficiale. Le applicazioni sono a 64 Bit e possono funzionare anche con tutte le versioni attuali e future di macOS. I sistemi operativi minimi compatibili sono: Mac OS Sierra 10.12, Windows 7.

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marzo 4, 2019

“Microsoft termina gli indossabili per il fitness: stop a Microsoft Band da maggio”

Mentre Apple Watch continua a macinare record e successi, arriva a fine corsa Microsoft Band: la multinazionale di Redmond ha annunciato che i bracciali fitness saranno terminati a maggio, inclusi app e servizi cloud per la raccolta e la conservazione dei dati. Come già avvenuto per altri prodotti e piattaforme della società che non hanno riscosso il successo sperato, l’annuncio di Microsoft non arriva a sorpresa, anzi. La prima versione di Microsoft Band era infatti stata introdotta nel 2014 a cui è seguito nel 2015 il modello Microsoft Band 2, ma ormai già da diversi anni non sono stati lanciati nuovi modelli né aggiornamenti. Così l’abbandono dei dispositivi smart indossabili da parte di Microsoft era già avvenuto da anni. Con il recente annuncio del termine di Microsoft Band la multinazionale comunica che il 31 maggio verranno interrotti i servizi cloud e server per la raccolta e la conservazione dei dati degli utenti. Nello stesso giorno verranno anche rimosse le app Microsoft Band sia da App Store che da Google Play Store. La società avvisa inoltre che dopo questa data chi effettuerà un reset del bracciale non potrà più effettuare una nuova configurazione a partire da zero. Microsoft ha previsto anche il rimborso per alcuni utenti. Chi ancora utilizza attivamente Microsoft Band e ha salvato i propri dati tramite l’app Microsoft Band e la piattaforma Health Dashboard tra il primo dicembre 2018 e il primo marzo 2019, potrà richiedere un rimborso per il bracciale. La società rimborserà il prezzo completo del dispositivo: 79,99 dollari per Microsoft Band e 175 dollari per Microsoft Band 2. Gli stessi rimborsi potranno essere richiesti anche dagli utenti che dispongono di uno dei bracciali ancora coperto dalla garanzia. Si chiude così almeno per ora l’iniziativa di Redmond nel campo dei dispositivi indossabili per la salute e il fitness.

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luglio 11, 2018

“Microsoft Surface Go, il concorrente di iPad parte da 399 dollari”

Microsoft ha annunciato Surface Go, dispositivo dal costo contenuto rispetto al Surface Pro con display da 10″ e Windows 10 Home (Modalità S – con il browser Edge di default e utilizzabile con le app del Microsoft Sotore). I pre-ordini partono oggi e il dispositivo sarà distribuito a partire dal 2 agosto.

Il prodotto sembra dal punto di vista del design una versione ridotta del Surface Pro; integra schermo con proporzioni 3:2 e risoluzione di 1800×1200 pixel, con angolo di 165°, fotocamera frontale con meccanismo di riconoscimento facciale, connettore Surface Connect per la ricarica e connessione a dock desktop. Microsoft ha anche integrato una porta USB-C 3.1 utilizzabile per la ricarica o inviare dati e l’output video a un dispositivo esterno, jack per cuffia e lettore MicroSD.

Microsoft Surface Go

Lo spessore è di 8.3 mm e il peso di 0,52Kg (leggermente più pesante dell’iPad). Il PixelSense Display supporta la Surface Pen opzionale (4096 livelli di pressione e bassa latenza) per prendere appunti o acquisire schermate. Il produttore evidenzia che in modalità verticale lo schermo è in grado di effettuare il rendering delle pagine mostrandole “nelle dimensioni tipiche di molti testi scolastici”; in orizzontale può affiancare due pagine “come se si tenesse in mano un blocco note”, un evidente riferimento al target delle scuole sul quale probabilmente Microsoft intende puntare.

La cover opzionale (disponibile in quattro colori con prezzi da 99$ a 129$) permette di collegare una tastiera. Microsoft afferma che la Surface Go Signature Type Cover offre l’esperienza di una tastiera di classe laptop grazie al tradizionale meccanismo a forbice e 1mm di movimento dei tasti. Il trackpad supporta gesture fino a cinque dita ed è anche possibile collegare il nuovo Surface Mobile Mouse (34.99$) Bluetooth e con due pulsanti disponibile nelle colorazioni “silver”, “red” e “blue” corrispondenti a quelle della cover tastiera e della penna.

Microsoft Surface Go

Per quanto riguarda l’hardware è sfruttato il Pentium Gold 4415Y, in configurazioni con 4 o 8GB di RAM e 64 di unità di storage eMMC o 128GB SSD. Il processore è un dual-core di settima generazione, scelto a detta di Microsoft per bilanciare performance, durata della batteria e proprietà termiche che consentono di creare un prodotto sottile e fanless (senza ventole). Il produttore afferma che Surface Go offre autonomia di nove ore. Entro la fine dell’anno sarà presentata una variante da 256GB e modem LTE che consentirà di sfruttare la connettività di rete anche in mobilità.

Per quanto riguarda i prezzi, Surface Go nella versione con 4GB di RAM, 64GB SSD e WiFi costa negli USA 399 dollati; la variante con 8GB di RAM, SSD 128Gb e WiFi costa 549$. La Surface Go Type Cover colore nero è venduta 99 dollari, la variante Alcantara di colore rosso, nero o blu è venduta 129 dollari; il Surface Mobile Mouse è venduto 34.99 dollari, la Surface Pen è venduta 99 dollari, prezzo in linea con Apple Pencil.

L’Italia è inclusa tra le prime nazioni nelle quali sarà disponibile il prodotto ma nel momento in cui scriviamo, non conosciamo ancora i prezzi per il nostro Paese. Oltre che USA e Italia, Surface Go è da oggi disponibile per i pre-ordini in Canada, Australia, Nuova Zelanda, Regno Unito, Francia, Germania, Austria, Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi, Svizzera, Danimarca, Finlandia, Norvegia, Svezia, Polonia, Portogallo e Spagna. Nelle prossime settimane, Surface Go sarà disponibile per i pre-ordini in Giappone, Singapore, Corea del Sud, Taiwan, Malesia, Tailandia, Hong Kong e Cina.

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Maggio 15, 2018

“Quattro buone idee Microsoft abbandonate o che non hanno mai visto la luce”

Negli ultimi anni Microsoft ha lavorato su vari progetti hardware, tutti alla fine abbandonati nella fase di sviluppo o poco dopo la loro presentazione per lo scarso successo ottenuto. Jon Friedman, “General Manager, design, research, & product incubation” di Microsoft nell’ultima conferenza per sviluppatori dell’azienda ha parlato di alcuni di questi prodotti: un esercizio di pratica auto-punitiva o, se vogliamo, una sorta di rituale catartico-espiatorio che non sempre le aziende sono disposte a fare.

Friedman, ora chief designer di Office 365, è stato l’uomo che ha visto vari fallimenti di Microsoft, inclusi prodotti che forse non avete mai sentito nominare, quali lo smartwatch SPOT del 2004, il telefono KIN e uno curioso tablet con due schermi denominato Courier.


Lo smartwatch SPOT

“Eravamo avanti rispetto ai tempi e gli smartphone non erano ancora decollati” ha spiegato Friedman parlando della Smart Personal Objects Technology (SPOT). Microsoft aveva presentato gli smartwatch SPOT nel 2004, funzionavano con tecnologia radio FM permettendo di ricevere informazioni sul tempo, la borsa, le mail, ed era stato preso come riferimento da alcuni produttori di orologi per realizzare i segnatempo del futuro.

Per ricevere di dati sull’orologio si bisognava pagare 59 dollari l’anno, la copertura delle onde radio era limitata e possibile solo negli USA e in quegli anni stava emergendo con sempre più forza la rete cellulare. “È stata un’esperienza utile e abbiamo imparato molto” ha spiegato Friedman. “Ci siamo arresi un po’ troppo presto, era un progetto collaterale e Bill Gates piaceva (il co-fondatore dell’azienda aveva anche parlato di un computer al polso per tutti). Il progetto fu terminato quattro anni dopo, nel 2008.

L'orologio SPOT di Microsoft


UMPC (Ultra Mobile PC)

Friedman ha parlato anche dell’idea di Microsoft di realizzare piccoli PC tipo tablet. Questi computer erano stati ideati 12 anni addietro, prima dell’arrivo di iPhone e iPad. “Avevamo avuto questa grande idea di dispositivi da 400$ con schermi da 7″ a 10″, super-sottili, sempre accesi e connessi, con schermo capacitivo”. Per portare a termine il progetto, il suo team aveva bisogno di 300 persone in due anni ma furono assegnate 20 persone e dati sei mesi di tempo perché la priorità era il lancio di Windows Vista, sistema operativo non proprio amichevole per questo tipo di device.

“Si arrivò allo schermo con touchscreen resistivo (basati sulla leggera pressione dello schermo che l’utente deve esercitare per interagire con il dispositivo tramite dito o qualsiasi altro oggetto), dispostivi “ciccioni” che offrivano due ore di autonomia e venduti a 1200$. “Progettai alcuni pessimi software utilizzabili con Windows Vista”, esperienza che Friedman definisce “un po’ deprimente”.

Microsoft Ultra mobile PC


Kin

Dopo il flop nel mondo dell’ultra mobile PC, Friedman arrivò nella nuova squadra di incubazione del team Xbox. “Stavamo lavorando su un cellulare social, il KIN, rimasto sul mercato per ben sei settimane” scherza il manager. “Mia mamma ne comprò uno e mi dispiace davvero per questo. Penso che ne abbiamo venduti circa 8000”. Microsoft lanciò il KIN con Verizon ma non durò a lungo perché la Casa di Redmond in quel periodo provava a concentrarsi su Windows Phone e su un unico sistema operativo.

“Era piuttosto affascinante ed è stato l’inizio del cloud computing” spiega ancora Friedman con l’idea che se perdevi il telefono, si rompeva o ti cadeva in bagno, all’utente bastava identificarsi con il suo account su un nuovo dispositivo per riavere tutti i suoi dati. La sfortuna del Kin fu la messa in vendita in un momento nel quale Microsoft voleva puntare tutto su Windows Phone per far fronte alla concorrenza di Apple e Google. Le strategie di vendita per i due dispositivi non erano chiare: da una parte proponeva Windows Phone e dall’altra Kin; a un certo punto era necessario indirizzare gli sviluppatori verso una singola piattaforma.

Microsoft KIN


Courier

Dagli incubatori aziendali di Microsoft, a un certo punto venne fuori un progetto dal nome in codice «Courier», “veramente incentrato nel porre fine alla divisione tra mondo analogico e digitale”. Ancora oggi si trovano immagini e filmati con il concept di questo dispositivo (se ne riparlò anche nel 2017), un “booklet”, vale a dire un doppio schermo da 7 pollici touch che si apriva e chiudeva come un libro.

L’idea era consentire all’utente di scrivere testo a mano utilizzando uno stilo in dotazione, mentre gli schermi touch potevano essere usati con le gesture e le dita come su altri dispositivi come iPhone e iPad. Il target di riferimento erano artisti, progettisti ma anche ricercatori, insegnati, vetrinisti e individui vari che vogliono scrivere le loro idee con strumenti analogici per poi condividerli in digitale con altre persone.

Il progetto fu abbandonato perché non vi era una chiara strategia di supporto. Non fu presa bene e la cancellazione portò sconforto (nella stessa settimana furono annullati sia Courier, sia KIN), un momento “piuttosto devastante” nella carriera di Friedman.

Dopo i racconti di “auto-flagellazione”, Friedman descrive il se stesso di quei tempi a “The Verge” un po’ come il personaggio di Jeff Bridges ne “Il grande Lebowski” e – scherzando – dice che girava in pantofole e accappatoio, trascinato da una parte all’altra per capire come riprendersi dallo shock. Ora lavora nel team di Office che include Skype, prodotti che – almeno per il momento – non hanno conosciuto il tragico destinato degli altri per i quali ha lavorato.

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Maggio 8, 2018

“Vedere lo schermo di iPhone e Android su PC, sarà possibile con Your Phone di Microsoft”

Per vedere lo schermo di iPhone e Android su PC potremo usare Your Phone di Microsoft. Questo software è stato presentato “Your Phone”, nell’annuale conferenza Build che si svolge al Washington state Convention Center di Seattle

L’app consente di riprodurre contenuti dell’interfaccia iPhone e Android in Windows 10. Per i dispositivi Android è stata confermato il full-mirroring quindi l’accesso a elementi quali foto, file, testi e notifiche; non è chiaro quali saranno effettivamente le funzioni disponibili per gli chi vorrà vedere lo schermo di iPhone,  ma probabilmente a disposizione funzioni più limitate (per via di meccanismi di sicurezza intrinseci previsti da Apple) ma dovrebbero essere in grado di gestire varie funzioni da un PC associato senza bisogno di sbloccare continuamente il telefono. Il requisito è l’utilizzo del browser Edge di Microsoft e ovviamente anche Windows 10.

La fase di test inizierà la prossima settimana per gli iscritti al programma Windows Insider e la versione definitiva dell’app (da completare dopo il feedback degli sviluppatori che aiuteranno ad affinare il prodotto) sarà disponibile probabilmente con Redstone 5, il prossimo grande aggiornamento di Windows 10.

Microsoft "Your Phone" vedere lo schermo di iPhone su PC

Nel corso di Build 2018, Microsoft ha anche annunciato che Microsoft Launcher per Android supporterà Timeline arrivata con il Windows 10 April 2018 Update, permettendo la completa integrazione con Windows 10 e permettendo di riprendere in ogni momento quello che si stava facendo sulle applicazioni presenti su entrambi i dispositivi. La Timeline nella Visualizzazione attività, consente di tornare rapidamente ai contenuti aperti in precedenza, ad esempio una pagina Web, un documento, un articolo, una playlist o un’attività, anche se l’utente ha chiuso un’app o un file. Funziona anche per attività su PC differenti. Tra le novità integrate da Microsoft nel Windows 10 April 2018 update alcune riguardano il browser Microsoft Edge: gli utenti possono disattivare o riattivare il suono proveniente da una scheda specifica e attivare una funzonalità che consente una lettura senza distrazioni con la nuova visualizzazione a schermo interno e stampare le pagine web in un formato più pulito con la funzione clutter-free printing (sulla falsariga della funzione Reader di Safari).

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febbraio 5, 2018

“Windows 10 S sparirà; in Windows ci sarà una modalità “S”

Presentando Windows 10 S a maggio dello scorso anno, Microsoft aveva spiegato che si tratta di un sistema ottimizzato per offrire sicurezza e prestazioni superiori. Le applicazioni che girano du questo sistema sono fornite unicamente tramite Microsoft Store, Microsoft Edge è il browser predefinito (non può essere cambiato) e il provider di ricerca predefinito (Bing) non può essere modificato.

La scelta delle app limitate allo store e quella relativa ai browser, non sono un problema secondo Microsoft: “Limitando le app a quelle del Windows Store, Windows 10 S è ideale per gli utenti che preferiscono la tranquillità che deriva dalla rimozione del rischio di scaricare app da altri luoghi”.

Paul Thurrot spiega che Microsoft ha ora deciso di direaddio a Windows 10 S per una “modalità S” che sarà possibile attivare con il prossimo importante aggiornamento (Redstone 4) che potrebbe ufficialmente essere denominato “Spring Creators Update”.

La “modalità S” sarà attivabile su Windows 10 Home, Enterprise e Pro permettendo di bloccare l’installazione di app esterne al Microsoft Store, sulla falsariga di quanto visto finora con Windows 10 S. Microsoft avrebbe intenzione di consentire agli utenti di rimuovere la modalità S gratuitamente permettendo di passare gratis al’l’edizione Home o alla versione Pro per 49$.

Secondo Microsofft il 60% degli utenti che sui dispositivi trovano già Windows 10 S, rimane con questo sistema segno che l’edizione è ad ogni modo apprezzata in ambiti dove non è fondamnetle utilizzare applicazioni diverse da quelle presenti sullo store.

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