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novembre 30, 2017

“Monza Rally Show: Valentino Rossi e Tony Cairoli sfidano gli specialisti del WRC”

Pista si, Pista no. Flangia si, flangia no. E’ difficile, se non impossibile, mettere d’accordo il pensiero di tutti quando si parla del Monza Rally Show, arrivato quest’anno all’edizione numero quindici secondo questo format e con questa denominazione.

MONZA – E’ l’unico termine che davvero unisce il pensiero di tutti. Un circuito storico, unico e leggendario, che intreccia passato e presente e che profuma di storia. Sono state scritte pagine importanti del motorsport sul circuito brianzolo e il solo poter vedere da vicino la Variante Ascari piuttosto che le mitiche Paraboliche valgono il prezzo del biglietto.

RALLYIl purista storce il naso. Anche in redazione, tra una birra e l’altra, capita di discutere su questo tema. In generale quando si vive quotidianamente di rally e si fa parte della “vecchia guardia” che qualche Monza lo ha vissuto quando ancora si girava nel parco, l’opinione è abbastanza negativa. Il Monza Rally Show così come tutte le gare disputate in circuito snaturano la struttura classica della nostra disciplina. Il “RALLY” nel titolo indica esclusivamente le vetture utilizzate nell’evento.

SHOW – I più giovani e in generale coloro che seguono un pò meno i rally e sono appassionati di altre discipline invece si soffermano molto di più sul valore della parola “SHOW”: tanto divertimento, la possibilità avere i propri idoli più a portata di mano rispetto ai classici paddock della MotoGP o MXGP, la genuinità dei piloti di rally sempre pronti a firmare un autografo o a fare una foto insieme sono la carta che fa veramente la differenza e permette a Monza di raccogliere sempre più consensi e radunare moltissima gente ogni anno. Oltretutto per molti addetti ai lavori Monza rappresenta una festa di fine anno dove ci si può rilassare e pensare unicamente al divertimento oltre che poter correre su un circuito mitico.

Come dicevamo all’inizio, è impossibile mettere d’accordo i gusti e le opinioni di tutti, per cui, se siete tra quelli che amano questo evento, divertitevi come matti. Se invece al contrario siete tra i detrattori, cercate di concentrarvi solamente sugli aspetti che fanno bene al nostro sport. Ricordiamoci che siamo pur sempre una sola grande famiglia di appassionati.

IL PROGRAMMA – Piccola escursione fuori dal Parco quest’anno. La partenza infatti non sarà più all’interno del circuito brianzolo ma in Piazza Trento e Trieste a Monza. Subito due prove il venerdì sera (partiranno in primis le storiche e successivamente dalle WRC alle R3C), la “Autodromo 1” e la “Parabolica 1” utili a stilare le prime classifiche.

Il sabato è la giornata clou in termine di kilometraggio: si parte con ripetizione della “Autodromo 2” per arrivare alla “Maxi Grand Prix” di quasi 45 Km (per le storiche la lunghezza è di 9,55 Km pari ad un solo giro). Nel pomeriggio si riparte con la “Parabolica 2” concludendo la giornata con i cinque giri sulla “Grand Prix” (anche in questo caso solo uno per le storiche).

Domenica invece è la giornata più fruibile per le famiglie. La mattinata concluderà la gara “vera” con la seconda “Maxi Grand Prix” e le ultime speciali “Marshals” e la sprint “Monster Energy Stage“, mentre il pomeriggio vedrà i protagonisti sfidarsi nell’ormai famoso “Monza Masters’ Show” che si svolgerà come di consueto sul rettilineo principale del circuito e sarà trasmesso in diretta dalle 14:30 su Sky Sport MotoGP HD.

I PROTAGONISTI – Un elenco iscritti come al solito unico nel suo genere, con oltre 20 WRC e 40 R5 al via. Bisognerebbe nominarli tutti ma non abbiamo sufficiente spazio, perciò ci limitiamo a nominarne alcuni: Thierry Neuville, Andreas Mikkelsen, Craig Breen, Paolo Andreucci, Piero Longhi, Francois Delecour per la squadra degli “specialisti” del Rally. Valentino Rossi, Antonio Cairoli, Luca Marini, Mattia Pasini, Marco Bonanomi, Andrea Locatelli per la squadra del “resto del motorsport”. Attenzione anche agli “storici” Lucio Da Zanche, Matteo Musti, “Lucky”, Andrea Zanussi, pronti a farci divertire.

Noi di Rally.it insieme a Nobres do Grid ci alterneremo da domani fino a domenica cercando di raccontarvi tutto il meglio che questo evento ha da offrire. Attenzione anche al tempo che potrebbe regalarci un anticipo di Montecarlo. Stay tuned e buon divertimento a tutti!

Questo articolo lo trovate su sito Rally.it
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novembre 30, 2017

“Dopo le auto ibride arrivano gli aerei ibridi”

Airbus, Rolls-Royce e Siemens hanno dato vita a una partnership con l’obiettivo di sviluppare un dimostratore tecnologico di volo che, a loro dire, costituirà un fondamentale passo in avanti verso la propulsione ibrida-elettrica per gli aerei di linea.

Il volo del dimostratore tecnologico E-Fan X è previsto per il 2020, a seguito di una campagna di test al suolo condotti provvisoriamente su un aereo di prova BAe 146 in cui uno dei quattro reattori sarà sostituito da un motore elettrico da due megawatt. Successivamente, una volta verificata la piena maturità del sistema, un altro motore elettrico prenderà il posto di una seconda turbina tradizionale.

Il dimostratore tecnologico E-Fan X affronterà le principali sfide dei sistemi di propulsione ad alta potenza come gli effetti termici, la gestione della spinta elettrica, gli effetti dinamici e di altitudine sui sistemi elettrici e le eventuali criticità in termini di compatibilità elettromagnetica. L’obiettivo è quello di rendere il prima possibile matura la tecnologia, le prestazioni, la sicurezza e l’affidabilità innescando un rapido progresso della tecnologia ibrida elettrica.

aerei ibridi

All’interno del programma E-Fan X, Airbus, Rolls-Royce e Siemens contribuiranno ognuno con la propria esperienza e know-how nei rispettivi campi di competenza. Airbus sarà responsabile dell’integrazione complessiva e dell’architettura di controllo del sistema propulsivo ibrido elettrico e delle batterie, oltre che del suo coordinamento con i controlli di volo. Rolls-Royce si occuperà di sviluppare il motore turboalbero, il generatore da due megawatt e l’elettronica di potenza. Siemens consegnerà i motori elettrici da due megawatt con le rispettive centraline elettroniche di controllo, gli inverter, i convertitori DC/DC e il sistema di distribuzione energetica. Tutto questo sarà fornito dall’E-Aircraft System House, frutto della collaborazione tra Airbus e Siemens, avviata nel 2016 che ha lo scopo di sviluppare e portare a piena maturità le diverse componenti del sistema di propulsione elettrico e la loro dimostrazione terrestre attraverso le diverse classi di potenza.

Tra le principali sfide di oggi per il settore dell’aviazione c’è quella di sviluppare un mezzo di trasporto più sostenibile da un punto di vista ambientale, più efficiente e meno dipendente dai carburanti fossili. I partner sono tutti impegnati a rispettare gli obiettivi ambientali tecnologici europei della cosiddetta Flightpath 2050 Vision for Aviation presentata dalla Commissione Europea che comprendono la riduzione del 60% della CO2, del 90% della NOx e del 75% del livello di rumorosità. Questi obiettivi non possono essere raggiunti con le odierne tecnologie. Per questo le tre aziende in questione stanno investendo in ricerca e sviluppo in diverse aree tecnologiche, inclusa l’elettrificazione. La propulsione elettrica e quella ibrida-elettrica sono viste oggi come le tecnologie più promettenti per vincere queste sfide.

Questo articolo lo trovate su sito Macity
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