Posts tagged ‘droni’

Maggio 8, 2016

“Ehang 184, il drone a misura d’uomo consegnerà organi in ospedale”

I droni sono utili anche per pescare tonni e, in un futuro molto prossimo saranno usati per consegnare gli organi in ospedale. Ad occuparsi di questo speciale compito sarà Ehang 184, un drone di cui abbiamo già parlato a gennaio in occasione del Consumer Electronic Show, fiera di Las Vegas dove il produttore cinese lo ha mostrato per la prima volta al mondo presentandolo come drone progettato per il trasporto di esseri umani. La società, su richiesta della Lung Biotechnology, ne costruirà 1.000 da impiegare nel trasporto di organi. L’idea ha perfettamente senso se si considera l’urgenza che solitamente richiede un trapianto di organi in situazioni di emergenza: grazie ad un drone si evita il traffico in strada e, rispetto ad un elicottero, per via delle ridotte dimensioni non richiederebbe necessariamente una pista sul tetto dell’ospedale per l’atteraggio. Il CEO di Lung Biotechnology prevede di impiegare i droni per la consegna di centinaia di organi ogni giorno, il che non solo permetterà di salvare migliaia di vite, ma farà anche risparmiare milioni di galloni di benzina impiegati annualmente nei trasporti aerei adibiti a tale scopo.

Questo articolo lo trovate su sito macity

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aprile 5, 2016

“MacNN offerte: vedere il mondo dall’alto con questi droni fotocamera”

Ogni giorno, insieme ai nostri offerte giornaliere alberino normale, siamo in mostra alcune delle offerte disponibili dalla nostra offerta MacNN negozio. articoli di oggi sono tutti i droni dotati di telecamere, con due che offrono la possibilità di esaminare l’ambiente circostante da un punto di vista alto-up registrando un video per la successiva riproduzione, e altri due quadcopter che lo streaming di nuovo una visione dal vivo dalla parte anteriore del mezzo, per darvi un punto di vista unico durante il volo.
Il primo quadcopter FPV per oggi è l’Asse Vidius FPV-Camera Drone. Offrendo una gamma di 100 piedi, che può essere utilizzato per eseguire trucchi durante i voli, comprende una fotocamera sul lato anteriore per il volo dalla posizione di “pilota” che i flussi di uno smartphone nelle vicinanze, e dotato di LED luminosi e ciò lo rende di essere utilizzabile per il volo notturno . Originariamente $ 95, si è scesi a $ 75 con spedizione gratuita, con l’affare che termina in due giorni di tempo.

Se si desidera qualcosa di più sostanzioso, si consideri il Hubsan H501S X4 FPV Brushless Drone. In grado di volare per un massimo di 20 minuti alla volta, è in grado di catturare video a 1080p e streaming di uno smartphone, con esso comprendeva anche una modalità “senza testa” e ritorno automatico a base di opzioni di volo, di solito visto in mestiere più costosi. Giù da $ 399, è disponibile per $ 350 per i prossimi sei giorni con il trasporto libero, ed è disponibile in una scelta di involucri neri o bianchi.

La telecamera Drone Panther Air HD è dotato di una fotocamera da 720p per registrare il tuo volo, e viene fornito con una scheda microSD da 1GB per la conservazione. Utilizzando un sistema radio 4.5 canali, può muoversi ed eseguire lanci, con una gamma di fino a 150 piedi, con la macchina volante compreso anche un paraurti circostante per proteggerlo da urti occasionali. Avete tempo fino alla fine di oggi per ottenere questo drone a $ 110, ridotto da $ 250, con spedizione gratuita.

Infine, il Micro Drone 2.0 + con HD-Camera: Volo rovescio Edition in grado di eseguire gli stessi trucchi e panini degli altri droni, catturati a 720p ad una scheda microSD, e con una gamma di fino a 400 piedi. Questo modello può essere gettato in aria per il lancio, e può anche essere volato a testa in giù. Questo drone $ 175 può essere vostro per $ 100 con spedizione gratuita per i prossimi sei giorni.

Questo articolo lo trovate su sito Macnn

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marzo 17, 2016

“Il drone Phantom 4 sugli scaffali di Apple Store”

Phantom 4 ha completamente invaso gli Apple Store e i suoi scaffali: non solo le sessioni demo per preparare i dipendenti alla vendita del drone, ma anche ricche esposizioni in negozio. A parlare di una vetrina senza precedenti per un prodotto di terze parti, dentro ad un negozio della Mela, è Appleinsider che testimonierebbe di un grande intersse da parte di Apple per il drone cinese. La foto in calce è la prova dell’attenzione che la società di Cupertino sta riservando al drone delle meraviglie di DJI, che ha un costo in Apple Store Italia al prezzo di 1.599 euro. Ovviamente non è la prima volta che un prodotto terze parti viene esposto all’interno di un negozio Apple Store, ma la vetrina DJI appare di grande dimensioni e davvero ben allestita, per dare il massimo risalto alla camera volante. Già nei giorni scorsi rappresentanti DJI avevano fatto visita ad alcuni negozi selezionati per dare dimostrazioni delle capacità in volo del nuovo drone, così per meglio spiegare ai dipendenti le caratteristiche del velivolo, in modo tale da rispondere alle eventuali perplessità dei clienti prima dell’acquisto. Oltre che sullo store online di Apple, il drone è attualmente disponibile in più di 400 negozio retail della società della Mela. Mentre per prendere visione di tutte le caratteristiche del quadricottero vi rinviamo ad un precedente articolo dedicato, di Apple Store Italia al prezzo di 1.599 euro, direttamente sul sito Apple Store online Italia.

Questo articolo lo trovate su sito Macity

 

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aprile 9, 2015

“DJI Phantom 3 droni svelato con avanzate, varianti professionali”

Ultimo lancio drone di DJI è una macchina volante in grado di registrare 4K risoluzione, mentre in aria. Il Phantom 3 Professional e Phantom 3 Advanced sono droni dotati di telecamere stabilizzate, permettendo di essere utilizzato per diverse situazioni di ripresa aerea, con ogni grado di viaggiare ad una distanza di fino a 1,2 miglia dalla dell’utente su DJI Lightbridge, pur mantenendo un Live feed video HD per il pilota.

L’edizione Professional può registrare video 4K fino a 30fps, mentre l’avanzato va fino a video 1080p a 60fps. Entrambi utilizzano un sistema cardanico a tre assi per il montaggio della telecamera e mantenendolo stabile durante il volo, con entrambe le versioni della telecamera utilizzando un sensore / 1 2,3 pollici con un campo di 94 per cento di vista obiettivo e sono in grado di sparare 12 immagini megapixel ancora.

Pilotato da telecomandi, con l’assistenza del app DJI pilota, i droni includere automatizzato di decollo e atterraggio, nonché sostegno e di GPS GLONASS per uso esterno, con un tempo approssimativo di volo di 23 minuti. Ambientazione interna, la posizione può essere mantenuta senza GPS utilizzando Visual Positioning System di DJI, in modo efficace una fotocamera verso il basso rivolto in grado di tenere traccia delle modifiche del quadro e modificare il suo volo per contrastarle.

L’accompagnamento Pilot applicazione include un simulatore per gli utenti di praticare volare senza rischiare di danneggiare il loro mestiere. Collegamento via USB al controller per ricevere il live feed, nonché di modificare le altre impostazioni della fotocamera ISO e, l’applicazione può anche utilizzare la connessione cellulare dello smartphone per lo streaming il live feed direttamente su YouTube.

Costi di The Phantom 3 Professional 1260 $, o 1.360 dollari, con una batteria supplementare, mentre il fantasma 3 avanzato ha un prezzo di 1.000 dollari da solo, $ 1100 con la batteria secondaria. DJI spera di avviare gli ordini di trasporto per entrambi i droni di fine mese.

Questo articolo lo trovate su sito Macnn

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marzo 17, 2015

“I droni voleranno sotto gli occhi vigili dei controllori del traffico aereo”

SARESTE PIÙ TRANQUILLI se anche per i droni ci fosse un controllo del traffico aereo, così come avviene per i velivoli con i piloti a bordo? Oggi in tutto il mondo gli aerei a pilotaggio remoto (Apr) per usi civili possono volare soltanto “a vista”, cioè l’operatore non può mai perderli d’occhio. Un limite dettato dalla sicurezza, che però frena in partenza lo sviluppo dell’industria del settore e l’utilizzo dei droni per attività di lavoro. Norme e regolamenti non servono a nulla, se non ci sono anche gli strumenti per farli rispettare. Di questo sono consapevoli tutti i protagonisti.

L’Unione Europea, ad esempio, qualche giorno fa ha chiarito la sua posizione con la “Dichiarazione di Riga sui droni per usi civili”: ci vogliono norme internazionali grazie alle quali sia possibile identificare il pilota o l’operatore di un drone. È necessaria una carta d’identità elettronica per ogni drone e gli oggetti volanti devono avere una polizza assicurativa come gli altri mezzi di trasporto. Quando si fa volare un drone in spazio aereo vietato, lo si pilota con manovre pericolose o lo si utilizza per commettere reati, le autorità devono essere in grado di agire e individuare l’operatore.

Già, ma come fare? L’anno scorso la Nasa ha lanciato un progetto per la creazione di un sistema di gestione per i veicoli che volano a 400 – 500 metri da terra, ossia di gran lunga inferiore alla quota di crociera di un aereo convenzionale. In questi giorni si è saputo qualcosa di più. La Nasa ha coinvolto molte aziende, università e agenzie federali. Tra queste c’è anche l’industria Exelis Inc., che con i suoi prodotti Symphony UAS-Vue e RangeVue monitora il volo degli aerei tradizionali elaborando i dati forniti da 650 stazioni terrestri. Queste stesse stazioni, opportunamente attrezzate per le basse quote, permetterebbero di controllare anche il volo dei droni.

Il sistema, una volta messo a punto, dovrebbe essere capace di verificare la presenza di traffico a bassa quota, e allo stesso tempo aiutare i piccoli velivoli senza pilota a non schiantarsi contro edifici, droni e altri ostacoli. I dati dovrebbero inoltre incrociarsi con le previsioni meteo, perché avverse condizioni meteorologiche potrebbero abbattere un drone.

Anche in Europa ci si sta muovendo sullo stesso terreno. La rivista italiana Dronezine racconta dell’esperimento del consorzio francese TEMPAERIS per gestire il volo di un Apr nell’ambito del circuito di atterraggio dell’aeroporto civile di Bordeaux-Merignac. I comandi del velivolo erano tutti gestiti dalla stazione a terra, anche se a bordo del MCR4S c’era comunque un pilota vero, pronto a intervenire in caso di emergenza. È stata simulata ogni sorta di avaria (perdita di collegamento radio, avaria del Gps, eccetera) e l’esperimento – hanno detto gli organizzatori – è perfettamente riuscito.

In Italia, invece, si sta lavorando ai rilevatori di ostacoli in volo, con un progetto del FabLab Ivrea basato su software open source e hardware Arduino. I ricercatori piemontesi proseguono così la loro attività per incrementare la sicurezza dei droni.

Ci vorrà tempo perché tutti questi progetti vedano la luce, ma possiamo star certi che per i droni ci sarà un futuro. Anche in Italia, dove venerdì prossimo nascerà il Forum permanente delle Associazioni Sapr (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto), per iniziativa di Assorpas, Fiapr, Uasit e Aidroni.

Sarà un’occasione per chiedere all’Enac di modificare l’attuale regolamento, che più che far volare i droni li costringe a terra per eccesso di burocrazia.

Questo articolo lo trovate su sito La Repubblica