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dicembre 26, 2014

“Safesurfing: formare le persone con disabilità intellettiva sulla protezione dei dati personali sul web”

La piena partecipazione alle dinamiche sociali è supportata, oggigiorno, anche dalle tecnologie digitali. Per quanto riguarda le persone con disabilità intellettive, sono sempre di più quelle che utilizzano il web, godendo così di una importante “finestra sul mondo”,  ma anche divenendo potenziale oggetto di una serie di rischi insiti all’uso di questi strumenti. Furto di identità, cybercrimini e cyberbullismo sono tutti pericoli di cui siamo consapevoli o meno nel momento in cui utilizziamo Internet. Con il 17% degli europei vittime di furto di identità ogni anno, la protezione dei dati personali è uno dei problemi principali per la popolazione europea ed in particolare per le persone con disabilità intellettiva.
I benefici  dell’uso di questi strumenti nei vari ambiti della vita quotidiana sono evidenti (dal poter mantenere contatti con i propri amici, trovare informazioni online, cercare lavoro usando internet o le applicazione dei telefoni cellulari, ecc) allo stesso tempo, non va trascurata la condizione di rischio a cui sono sottoposte queste persone, rispetto alla restante parte della popolazione. A causa di fattori come le difficoltà relative all’ottenimento di un consenso legale da parte delle persone con disabilità intellettiva, alla comprensione di come eventualmente mettere in atto un ricorso o al semplice fatto che, ad esempio, l’accesso alle informazioni tramite il linguaggio facile da leggere e da capire può facilmente far individuare che l’utilizzatore di un determinato programma sia una persona con una disabilità intellettiva, questa fascia della popolazione risulta maggiormente vulnerabile e più esposta a rischi di abuso.

Per questo motivo Inclusion Europe (associazione europea di persone con disabilità intellettiva e delle loro famiglie) e Anffas, insieme a partner di 4 paesi europei, ha lanciato il programma SafeSurfing, con l’obiettivo di supportare la piena partecipazione alla società digitale delle persone con disabilità intellettiva, formandole in materia di protezione dei dati sul Web.
Verranno quindi realizzati dei video formativi per spiegare alle persone con disabilità quali tipi di informazioni dovrebbero condividere online, come possono proteggere se stesse ed i propri dati ed usare le nuove tecnologie in sicurezza.  Il progetto si pone l’obiettivo di raggiungere oltre 1.000 persone con disabilità intellettiva utilizzando dei seminari online che offriranno ai partecipanti la possibilità di interagire e fare domande in tempo reale.  Inoltre, migliaia di altre persone potranno usufruire dei materiali informativi (cinque video relativi a diversi aspetti della protezione dati) che le associazioni partners produrranno per il progetto.

La prima parte di SafeSurfing si è svolta dall’1 al 5 dicembre, periodo in cui Inclusion Europe, AnffasPSOUU, Mencap e FEAPS (le altre associazioni parte del progetto e rispettivamente di Polonia, Inghilterra e Spagna) hanno usato i social Facebook e Twitter per porre una domanda al giorno con l’obiettivo di capire quali sono i principali rischi del web e quali le principali aree di cui è necessario occuparsi in tale ambito. 

Questi i canali social per seguire il progetto con l’hastagh #safesurfing.

Questo articolo lo trovate su sito Disabili.com

dicembre 26, 2014

“Kodak prova a entrare nel mercato tablet e smartphone Android”

Kodak ha fatto sapere che al Consumer Electronics Show di Las Vegas a gennaio presenterà una linea di smartphone e tablet Android realizzati in collaborazione con Bullitt Group (noto per i telefoni rugged Caterpillar). Il produttore giocherà probabilmente la carta del brand da sempre legato al mondo della fotografia: nel comunicato stampa diramato non vi sono riferimenti a fotocamere, sensori o altro ma a funzionalità di cattura, gestione,

 

condivisione e stampa delle foto. Kodak potrebbe avere studiato qualche meccanismo per l’integrazione con i servizi dedicati alla stampa.I dispositivi presentati a gennaio saranno ad ogni modo i primi di una serie; altri arriveranno nella seconda metà dell’anno, parlando di un modello 4G, di un tablet di fotocamere connesse.

Questo articolo lo trovate su sito Macity