Archive for febbraio 5th, 2014

febbraio 5, 2014

“Nexus Red 5 ora disponibile su Google Play, la spedizione in 1-2 giorni lavorativi”

Dopo diverse settimane di voci e speculazioni , una variante rosso luminoso del Nexus 5 è ora disponibile per l’acquisto su Google Play , come una perdita da Sprint scorsa settimana ha suggerito che sarebbe stato ( via Droid Life) . Il modello ha una parte posteriore completamente rosso e un frontale nero , con l’eccezione della dell’altoparlante anteriore , che è anche rosso . Come ci si aspetterebbe , le specifiche del Nexus rosso 5 sono identiche ai modelli in bianco e nero , che adoravamo nella nostra recensione .

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Il prezzo è lo stesso , attestandosi a $ 349 per 16GB e 32GB per $ 399 . The Bright Red Nexus 5 è la spedizione entro 1-2 giorni lavorativi . COMUNICATO STAMPA di LG :
LG E GOOGLE NEXUS ANNUNCIANO PRIMO ROSSO 5

Nexus Popolare 5 ora disponibile in tre colori – rosso, bianco e nero

SEOUL , 4 Febbraio 2014 ㅡ Il primo Nexus rosso 5 dispositivo è ora disponibile su Google Play ™ . Nexus 5 è il primo telefono Google per essere offerto in tre colori : rosso , bianco e nero . Lanciato lo scorso ottobre in partnership da LG e Google , Nexus 5 ha ricevuto elogi come un elegante , alte prestazioni telefono di Google . Nexus 5 è dotato di un processore Qualcomm Snapdragon ™ 800 , un incredibile 5 pollici Full display HD IPS e corre Android 4.4 , KitKat , l’ultima versione del sistema operativo Android .

“La linea Nexus è sempre stato di fare le cose in modo diverso e consumatori che condividono questa filosofia sono stati i nostri fan più fedeli “, ha detto il Dr. Jong – seok Park, Presidente e CEO di LG Electronics Mobile Communications Company. “Stiamo portando questo pensiero verso il Nexus rosso 5 , che pensiamo che cattura l’occhio dei consumatori che vogliono fare una dichiarazione ancora più audace . ”

Il Nexus rosso 5 sarà disponibile su Google Play ™ a partire da questo mese negli Stati Uniti , Canada, Regno Unito , Francia, Germania , Italia, Spagna , Australia, Hong Kong , India , Giappone e Corea con la più ampia disponibilità in tutta Europa entro la fine del mese . I clienti avranno anche la possibilità di acquistare un Nexus rosso 5 nei negozi al dettaglio in mercati selezionati .
Devo dire , il dispositivo non guardare piuttosto liscia in una tonalità rossa .

Questo articolo lo trovate su sito 9to5Mac

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febbraio 5, 2014

“Sony pronta a vendere la divisione Vaio a un fondo di investimenti?”

Circolano nuovamente voci di vendita per la divisione PC di Sony. Il produttore giapponese potrebbe separarsi di questa sezione d’azienda, nel contesto di un mercato sempre più complesso nel quale riuscire a restare a galla. Voci che arrivano dal Nikkei affermano che la società è in trattativa con il fondo di investimento Japan Industrial Partners per la vendita della divisione e che il prezzo sarebbe stato fissato a 50 miliardi di yen (circa 364 milioni di euro). Per l’occasione verrebbe creata una società ad hoc all’interno della quale il produttore avrebbe solo una piccola quota.  I dipendenti della divisione Vaio (un migliaio), dovrebbero per lo più essere “assorbiti” dall’acquirente o destinati in altri rami d’azienda.SonyVaio

La scorsa settimana si parlava di un interessamento all’azienda da parte di Lenovo. Sony ha smentito o meglio, ha parlato d’indiscrezioni non corrette ma che qualcosa bolla in pentola appare evidente.

Questo articolo lo trovate su sito Macity

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febbraio 5, 2014

“Apple e Samsung, i prodotti sotto accusa per il processo di marzo”

Samsung e Apple si preparano a duellare nell’ennesimo processo che vede contrapposti i due colossi e che dovrebbe partire a fine marzo. Alle due società era stato chiesto di presentare un massimo di dieci contestazioni di brevetti (cinque ciascuna). In una delle fasi antecedente il dibattito, il giudice distrettuale Lucy Koh aveva invalidato uno dei cinque brevetti dei sud-coreani, provando come Apple lo avesse usato in anticipo e Samsung avesse acquistato i diritti solo dopo la battaglia in corso con Apple. Il giudice aveva, tra l’altro, valutato colpevole Samsung per aver usato un brevetto della casa di Cupertino concernente l’autocorrezione, uno dei brevetti tra quelli da esaminare nei cinque contestati che saranno presentati dalla Mela.AppleVsSamsung

Apple lamenta violazioni di brevetti che hanno a che fare con la sincronizzazione, Siri e tecnologie di swiping; Samsung contesta brevetti riguardanti protocolli di comunicazione, trasmissione audio/video e la riproduzione. Florin Mueller, attento analista e blogger che da sempre segue queste vicende, fa notare che due delle quattro contestazioni rimaste a Samsung, fanno però parte dei cosiddetti “standards-essential” (SEP ‘Standard Essential Patent): devono, cioè, essere per forza dati in licenza e sarà per questi molto difficile dimostrare violazioni rilevanti. Gli altri due brevetti restanti, non sono SEP ma per uno Apple è stata già in grado di dimostrare l’infondatezza delle accuse (elemento che in teoria avrebbe dovuto rendere inammissibile la nuova citazione).

Samsung si presenta insomma  con posizioni deboli, ma prova ugualmente a incriminare i dispositivi di Apple, nella fattispecie: iPhone 4, 4S e 5, l’iPad (dalla seconda alla quarta generazione), il primo Pad mini; l’iPod mini di quarta e quinta generazione e iMacBook Pro (stranamente non altri Mac).

Apple punta il dito contro dieci prodotti dei sud coreani (tutti già individuati come “responsabili” di aver violato un brevetto sulla correzione automatica): Admire, Galaxy Nexus, la prima e la seconda generazione di Galaxy Note, il Galaxy S II, l’S II Epic 4G Touch, l’S II Skyrocket, il Galaxy S III, il Galaxy Tab 2 10.1 e lo Stratosphere. Il giudice Koh aveva in precedenza ordinato la messa al bando del l Galaxy Tab 10.1 per avere copiato il design dell’iPad ma in appello la decisione stata annullata.

I prodotti citati sono rappresentativi e, in caso di successo, il vincitore può indicare prodotti non presenti nella lista (es. iPhone 5s o Galaxy S4) che a suo modo di vedere infrangono i brevetti contestati. Molto di quanto contestato da Apple riguarda l’intero ecosistema Android, motivo per il quale Google ha indirettamente partecipato (ex-parte) sia al precedente sia al nuovo processo.

Questo articolo lo trovate su sito Macity

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