“Trasporto carrozzine disabili: come funzionano gli allestimenti a pianale ribassato con rampa”

Le soluzioni che il mercato propone per il trasporto di carrozzine in auto sono diverse e ormai numerose.
Oggi cerchiamo di capire come funzionano gli allestimenti con pianale ribassato e rampa che consente di entrare con la carrozzina in macchina. Per farlo, abbiamo intervistato due persone che hanno scelto le soluzioni di allestimento flexi ramp di Olmedo su veicoli delle case Peugeot e Ford, scoprendo come queste hanno risposto a esigenze diverse di trasporto di una famiglia con bambini piccoli e di un giovane sportivo con carrozzina elettronica 4×4.

PEUGEOT PARTNER FLEXI RAMP: LA RISPOSTA PER LA MIA FAMIGLIA
Gianfranco Lucà è papà di due bambini, di cui uno in carrozzina. Gli chiediamo come il Peugeot Partner con Flexi Ramp abbia risposto alle esigenze di trasporto della sua famiglia.

Gianfranco, per il trasporto di tuo figlio Lorenzo  avete scelto un Peugeot Partner allestito con Flexi Ramp da Olmedo. Ci dici come siete arrivati a questa scelta e come vi trovate, innanzitutto?  
La mia famiglia è composta di quattro persone: io, mia moglie, Lorenzo, nove anni, che ha una disabilità ed è in carrozzina, e Matteo, cinque anni compiuti da poco. Prima di scegliere questa soluzione, devo dire la verità che abbiamo aspettato un po’ – è stata una decisione lunga: dopo 9 anni siamo arrivati al dunque, perché non è facile. Secondo me è una questione molto personale, che necessita di essere ben ponderata. Avevamo avuto una piccolissima esperienza (durata ventiquattro ore) con un sistema di carico della carrozzina con pedana pneumatica che scende. Ma per noi non funzionava.. Poi ho visto il sistema con il pianale ribassato, su internet, immaginando che per noi avrebbe potuto essere il sistema migliore. Abbiamo aspettato, tergiversato, e poi quando è arrivato il momento di dover scegliere, abbiamo scelto questo tipo di veicolo. E siamo soddisfatti della scelta.

Cosa vi ha fatto propendere per questa preferenza?
In fase di scelta ho subito pensato che questo sistema con pianale ribassato fosse il più adatto a noi, ma ci rimaneva qualche perplessità sul sistema di ancoraggio, che sembrava una cosa complicata – sai, guardando un video può sembrare così. In realtà, è molto molto più facile farlo che spiegarlo: è di una semplicità e comodità estreme. Quello che a me, personalmente, fa stare tranquillo, è che non c’è niente di elettrico o idraulico: è solo una cosa meccanica. 
La rampa, inoltre, è ultra leggera, cosa che rende il suo utilizzo facilissimo anche a mia moglie. Le operazioni, poi, sono molto veloci. Noi spingiamo la carrozzina del bambino, per dire, ma una persona che ha problemi solo alle gambe, ci entra tranquillamente da sola: serve solo qualcuno per l’ancoraggio dietro.

Mi spieghi in due parole le operazioni di caricamento carrozzina?
È davvero tutto semplice e veloce. Si apre il portellone, si tira una leva e si fa scendere la rampa. Si agganciano le cinghie anteriori alla carrozzina che viene spinta su da noi, e mano a mano che si sale, le cinghie si arrotolano da sole. A quel punto, con un sistema iperveloce si ancorano le due cinghie posteriori più la cintura tradizionale di sicurezza, ed è finita lì. Neanche un minuto. Trenta secondi. 
A quel punto si ritira su la rampa – basta una spinta e poi, come il sistema di portellone, va su da sola-  che si richiude senza dare problemi di visibilità al guidatore, perché è più bassa del lunotto.

peugeot partner flexi ramp con pianale ribassato
Come è migliorata la vostra quotidianità con questo mezzo?
Tutte le operazioni sono molto più veloci, più semplici. Noi prima prendevamo Lorenzo in braccio, lo mettevamo sul sedile, caricavamo a mano la carrozzina. Eravamo arrivati ad avere mal di schiena sia io che mia moglie. È stata una scelta che ci ha facilitato davvero tanto la vita: ogni giorno per portarlo e prenderlo a scuola è tutto molto più veloce. Ma anche una gita, il cui solo pensiero ci preoccupava, ora la facciamo più volentieri, perché è più semplice. In più, la cosa bella è che il mezzo che abbiamo scelto noi, rimane al contempo una macchina a tutti gli effetti normale: noi abbiamo scelto la configurazione che può diventare tre posti più carrozzina, quattro più carrozzina o cinque senza carrozzina, col pianale che diventa normale come quando l’ha fatto la Peugeot. Per tornare alla versione originale ci sono manovre che possono fare tutti – sganciare i sedili, agganciare… sono tutte operazioni molto semplici, anche per chi può avere poca dimestichezza con macchine e affini (penso a mia moglie!). Io sono contentissimo.

Nessun lato negativo?
Il lato negativo, se proprio lo dovessi trovare, sono i costi. Se costassero di meno sarebbe buona cosa. Ma è il sistema della rampa e di tutto il lavoro che viene a costare tanto, e questi sono i costi per tutte le aziende. Devo dire poi che questo sistema non ha bisogno di alcuna manutenzione. Solo la pulizia, giusto per passare con una scopa perché si può appoggiare sabbia e terra con le ruote. Ma per il resto, zero manutenzione. Direi che non c’è paragone rispetto ad altri sistemi… ne vale la pena, senza dubbio.

Avete aspettato tanto la macchina? E con le procedure di acquisto e assistenza come vi siete trovati?
Noi abbiamo preso una macchina che era in pronta consegna, quindi i tempi sono stati ridotti. Qui calcola che, a differenza di una macchina normale, devi aspettare alcune incombenze burocratiche, ma tutto considerato, è stato veloce. L’abbiamo avuta in quindici giorni. Sul fronte assistenza, benissimo: ho avuto solo un problema, ho chiamato Olmedo, e ho avuto a che fare sempre con la stessa persona, molto gentile, che mi ha mandato  ad una concessionaria Peugeot. Lì i tempi di attesa media erano di quindici giorni, ma essendo un’auto per un servizio a persona con disabilità mi hanno chiamato subito il giorno dopo.

Mi sembra che la tua esperienza sia del tutto positiva. Consiglieresti quindi questo sistema ad altri?
Per quella che è la mia esperienza, io sono convinto che sia la miglior tipologia, tra le varie di trasporto carrozzine. Questo perché credo che l’elettronica può sempre avere dei problemi e guasti (anche se è vero che hanno poi dei sistemi di intervento manuale di emergenza). Con questo sistema il rischio non c’è, e non vedo complicazioni. Lo consiglio senz’altro!

Qui tutti i dettagli tecnici su questo allestimento auto
TOURNEO CONNECT FLEXI RAMP: TUTTO LO SPAZIO PER LA MIA LIBERTÀ
Abbiamo poi intervistato Walter Belli, che utilizza il Tourneo Connect Flexi Ramp allestito per trasporto carrozzine.

Dicci di te, Walter, intanto so che sei appassionato di sport…
Ho 36 anni, sono un ex sportivo, dopo l’incidente che mi ha causato una tetraplegia per lesione alla c2 e c3, vivo a Parma. A breve mi trasferirò di nuovo a Riva del Garda, in Trentino, dove vivevo prima, dove avevo la mia squadra di bici e la mia attività. Attualmente uso una carrozzina elettronica 4×4 che ho trovato, dopo numerose ricerche, in Australia, e che mi permette di andare anche in montagna e fare fuoristrada… mantengo le mie passioni.

Cosa hai valutato nella tua scelta di un mezzo in grado di trasportare la tua carrozzina elettronica, così pesante?
Utilizzando una carrozzina di questo tipo, avevo bisogno di un mezzo che rispondesse alle mie esigenze, ma fosse anche comodo e veloce, e soprattutto “intelligente”: facendo mountain bike andavo spesso in giro con la squadra, caricando e scaricando spesso dal furgone, conosco bene i movimenti anche che si ripetono più volte al giorno. Per cui ho valutato tutte le comodità della soluzione di trasporto, anche a fronte della mia esperienza in merito. In ospedale ci avevano proposto vari sistemi di caricamento su automezzi, ma il sistema più comodo e veloce che ho provato è sicuramente questo con pianale ribassato, di tipo manuale, Abbiamo scelto con la mia ragazza questo sistema, non motorizzato, perché vista l’età siamo in grado di gestirlo manualmente, ed è più veloce.

Tu hai una carrozzina ingombrante e molto pesante: è stato un problema trovare la soluzione giusta per il suo trasporto?
Sì, la mia è una 4×4 e pesa  180 chili… A causa del peso considerevole della mia carrozzina avevo a disposizione solo due mezzi tra i quali scegliere per poter installare questo sistema. Io ho scelto un FordTourneo Connect, nella cui parte posteriore sono stati tolti tutti sedili, ed è stato necessario modificare le molle posteriori per evitare che si abbassasse troppo.
La mia macchina mantiene i due sedili anteriori originali, e nella parte posteriore mi posiziono io con la carrozzina. La carrozzina viene fissata al centro, e non sono troppo distante dal guidatore, quindi dalla mia ragazza, perciò riesco anche a chiacchierare in maniera tranquilla. Anche questo è un elemento che fa la differenza. Poi a destra e sinistra, lateralmente, ho tutto lo spazio che mi serve per caricare eventuali bagagli o cose da trasportare.

E il sistema di entrata e uscita? Come ti trovi?
L’entrata e uscita dall’auto, ti assicuro, è molto semplice. Una volta che cali la rampa, io salgo con le quattro cinghie, chiudi la rampa e parto. Il tutto in meno di un minuto. Molto veloce, molto comodo, e quindi  ripeto che per me è il sistema più vantaggioso rispetto agli altri. Poi calcola che, una volta parcheggiato, tu scendi sempre dalla parte posteriore della macchina. Che è molto più comodo di un’uscita laterale, dove spesso incontri marciapiedi o altri ingombri.
L’unica cosa a cui bisogna stare attenti è che, essendo un pianale ribassato, va innanzitutto calcolato il peso che vai a caricare sull’automezzo. E poi, sempre per il discorso dell’abbassamento, in fase di guida del mezzo bisogna fare attenzione a discese o salite con certi angoli, perché la parte esterna del telaio è più bassa rispetto al normale, e rischi di toccare per terra. Ma sono cose minime rispetto alla comodità del sistema.

Sul fronte manutenzione – e relativa assistenza – come ti sei trovato con il prodotto e con la risposta di Olmedo?
Per ora, ma solo perché io sono pignolo, ho semplicemente fatto applicare  degli adesivi con moquette nella parte posteriore dei ganci perché acciaio contro acciaio sfregava e dava fastidio. Non era un problema, ma ora va meglio! E me lo hanno risolto da Olmedo. Per il resto, fin dall’inizio mi sono trovato benissimo, abbiamo valutato insieme tutte le opzioni di veicoli, soprattutto sulla base delle misure della mia carrozzina. Poi abbiamo provato il mezzo, prima di comprarlo, quindi ottimo. Poi devo dire che io sono stato fortunato, perché ho trovato il mezzo in pronta consegna, e i tempi sono stati quindi rapidi. Questo è stato molto importante, perché quando esci dall’ospedale, con tutto quello che devi fare, il mezzo ti serve subito.

In definitiva, quindi, lo consiglieresti ad altri, magari con il tuo stesso stile di vita o con carrozzina analoga?
In generale sono molto soddisfatto: sia del veicolo, che consuma il giusto ed è molto comodo. Sia per il sistema, a mio avviso è il più valido di tutti. Quindi lo consiglio sicuramente. Il suggerimento è: provatelo e rendetevi conto se risponde alle vostre esigenze, soprattutto rispetto a pesi e misure delle carrozzine. Poi calcola che volendo puoi anche scegliere la versione con sistema motorizzato per la discesa della rampa, per cui se non hai la voglia o le forze, puoi scegliere anche quell’opzione lì.

Ultimissima domanda: so che sei impegnato anche nel sociale; ci dici al volo di cosa si tratta?
Mi fa molto piacere parlarne, perché è una sorta di catena che può essere d’aiuto. Quando ho avuto l’incidente, una mia amica che ha una onlus che si chiama Marina Romoli Onlus – anche lei una ex atleta professionista che ha avuto un incidente – mi ha dato dei consigli pratici a livello di vita quotidiana e non solo. Io ora a mia volta sono riuscito  a creare una mia onlus per realizzare, nel prossimo futuro, eventi sportivi per dare supporto alle persone che come me hanno avuto incidenti e mielolesioni. In questo modo spero di raggiungere tutti insieme un risultato migliore. Anche solo leggere la mia storia e il modo in cui ho risolto alcuni problemi credo che potrà essere d’aiuto ad altri, per trovare le soluzioni di questa “vita nuova” per la quale si è impreparati. Se vi fa piacere, seguite il sito walter7.com e i miei progetti! 

Questo articolo lo trovate su sito Disabili.com

 

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